All’inizio dell’800 l’azienda passò nelle mani di Matteo Thun, finanziatore e sostenitore di Garibaldi, che con un restauro estensivo la portò allo stato che si può visitare attualmente e cioè i tre corpi del fienile/stalla, opificio e abitazione.
Per alcuni anni la proprietà passò ai Chini, discendenti del famoso Eusebio che partì da Mezzocorona come esploratore, astronomo e missionario. Ci piace pensare che dal “Maso Chini” – ora il cru di riserva Teroldego Martinelli – il giovane “Kino” partì non solo per mappare il Messico ma anche per insegnare l’arte della coltivazione della vigna agli abitanti della California.
Nel 1855 l’azienda fu acquistata da Andreas Martinelli, giovane abbiente proveniente dalla Val di Non che nell’arco di pochi anni trasformò il maso in una moderna azienda agricola con affari in mezza europa e acquistò anche il palazzo Firmian ora sede del Comune.